Titolo: Motivi di famiglia
Tipologia opera: installazione
Anno di esecuzione: 2011
Il ciclo “Motivi di famiglia” è nato da una ricerca intorno ai nuovi genogrammi, o alberi genealogici complessi, che vengono utilizzati ai nostri giorni anche da psicologi e avvocati per la mappatura del profilo dei loro clienti o assistiti. Il fatto curioso è che questi schemi così scientifici portano in sé la mappatura schematica di eventi traumatici, emotivi e profondamente intimi ... un segno lineare comunica un dramma o una gioia personale che può essere fondamentale per la persona, ma che si perde nell'intrico della rappresentazione schematica.
Inoltre, la complessità di nuovi simboli legati alle dinamiche sociali - infondo sempre esistite in forme diverse, ma spesso non espressamente manifestate - rendono questi nuovi “alberi di famiglia” ricchi di grafismi che si prestano ad intessere una sorta di circuito molto vario, ma preciso, in cui scorre vita, può ricordare anche un circuito elettrico, in effetti .... Il tutto può rispecchiare e manifestare la complessità della contemporaneità, ma spinge alla riflessione circa l’inadeguatezza e la parzialità di un segno concepito scientificamente nel supportare il tentativo di una mappatura così precisa delle vicende affettive individuali.
La presenza dei nuclei nero - rosso è legata invece ad una distinzione tra maschile e femminile che ancora appare in questi genogrammi, ma che si sta modificando e che richiede dinamismo e apertura a nuove soluzioni grafiche più idonee a rappresentare la realtà individuale in termini di gender.
L'unione/inversione dei colori vuol anche giocare sull'inversione dei ruoli che spesso avviene oggi nella coppia, quindi accade nel lavoro una sorta di "gioco" con questi simboli di genere che devono trovare nuove caratteristiche di codificazione.
Il fatto che la rappresentazione di questi genogrammi sia disegnata su pezzi di un vecchio mobile di famiglia, sfasciato, può sottolineare l'idea della rottura in atto oggi dai precedenti schemi e valori ufficialmente accettati in relazione al nucleo familiare.
Mi ha fatto piacere poter coinvolgere le terre naturali per la realizzazione dei simboli individuali (alcuni sono di mia invenzione, alcuni sono presi esattamente dai genogrammi in uso) come a dire che ancora di natura siam fatti nonostante la complessità del vivere sempre più tecnologizzato, ma più subdolamente legato agli istinti primari.
Il segno, ricco dell'incertezza della scrittura a mano con un semplice lapis, vuol contribuire a "svelare" la materia – così intrisa di umanità - che si cela in realtà dietro a diagrammi e schemi di questo genere.
Testo tratto da una corrispondenza di M.F. con Serena Maffei, settembre 2011 |