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Testi / Ricordi Politici e Civili

Testo di approfondimento


Installazione.

Titolo: “ Ricordi politici e civili” (tratto da: “Ricordi Politici e civili” di Antonio Gramsci, a cura di G. Francioni, Ed. Omaggio a Gramsci, Pavia 1977. Una copia di questo libro fa fisicamente parte dell’installazione)

Anno: 2012 – 2017 Una prima realizzazione dell’installazione risale al 2012 (in "Alla maniera di Sankara”, a cura di Sustainable Happiness, Cagliari, Centro Culturale Il Ghetto) l’installazione è stata ripensata e ampliata per questa nuova esposizione presso CARTEC.

Materiali e tecniche
Nucleo installativo nella nicchia rocciosa: 
Mattoni in terra cruda e paglia (ladiri) realizzati in collaborazione con Progetto BAREGA, iniziativa open source per la condivisione dei saperi in bioedilizia, località Barega, Carbonia.
Libri destinati al macero recuperati durante lo sgombero e il trasloco della biblioteca di Carloforte, tra questi in particolare il libro “Ricordi Politici e civili” di Antonio Gramsci, a cura di G. Francioni, Ed. Omaggio a Gramsci, Pavia, 1977. Blocchetto in cemento.
Fazzoletto da testa sardo in lana (inizio secolo scorso). Fili per rilegatoria.

Elementi installativi sospesi  
Vecchi fogli da dattilografia con estratti dattiloscritti di lettere inviate da Gramsci a Giulia e a Tania, poi coperti con ocra rossa raccolta a mano nelle ex miniere dell’isola di San Pietro; vecchi fogli da dattilografia con estratti dattiloscritti di testi di Gramsci presenti nel volume “Ricordi Politici e civili”, a cura di G. Francioni, Ed. Omaggio a Gramsci, Pavia, 1977. Fili per rilegatoria e vecchi gancetti per tende.

SINOSSI: 
Ciò che ereditiamo dalla nostra cultura d’origine, dal luogo e dal contesto sociale in cui nasciamo, dagli affetti e sentimenti che proviamo, ci costruisce intrecciandosi e stratificandosi con ciò che apprendiamo dagli studi teorici personali, quindi da una cultura appresa per nostra volontà, desiderio, necessità, curiosità, libertà.
Che conseguenza può generare l'eliminazione, forse anche distratta o determinata da una semplice contingenza, di un testo da una biblioteca? Che cosa può “dire” quel testo ancora? A chi? Che riflessioni può suscitare? Il piccolo testo di scritti gramsciani, recuperato dal macero, è il seme di questa installazione. 
L’ocra rossa, per sua natura fisica e simbolica (il cui uso nasce nelle culture più antiche di questa isola) cela, protegge e custodisce le parole e i sentimenti più intimi di Antonio Gramsci.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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